La gestione degli impianti sportivi a Senigallia sta raggiungendo livelli di conflittualità inaccettabili, mettendo in pericolo servizi fondamentali per i cittadini. Le recenti vicende legate agli impianti delle Saline e alle tensioni con la società Saline SC, unite agli attriti con l’US Pallavolo Senigallia, rappresentano un fallimento nella capacità amministrativa e gestionale del vicesindaco Pizzi e un danno all’interesse pubblico.
Piscina Saline: inagibile un luogo di sport, di cura, di riabilitazione e prevenzione
Sulla piscina delle Saline assistiamo a un continuo rimpallo di responsabilità, in particolare riguardo alle manutenzioni e all’applicazione del contratto di project financing. Questo comportamento, culminato in minacce di contenziosi legali, dimostra un atteggiamento più volto allo scontro che alla collaborazione. Gli impianti sportivi, essenziali per la comunità, non possono essere ostaggio di queste dinamiche conflittuali, che stanno privando centinaia di cittadini di servizi indispensabili. Auspichiamo al più presto un momento di confronto tra Comune e gestore, al fine di risolvere una volta per tutte le criticità.
Palestra Campo Boario: quasi 500 famiglie danneggiate
Non meno preoccupante è la situazione con l’US Pallavolo Senigallia, dove sembra emergere un accanimento incomprensibile sulla gestione della palestra di Campo Boario, come dimostrato dal consiglio direttivo della società con la diffusione della relazione tecnica di dicembre 2023. Se così fosse, ci troveremmo di fronte a un utilizzo strumentale della politica amministrativa per regolamenti di conti personali, un comportamento che condanniamo fermamente e che danneggerebbe le quasi 500 famiglie coinvolte nell’utilizzo del Campo Boario. Tra l’altro, su questa struttura, ricordiamo che l’amministrazione comunale non ha dato seguito al progetto di finanza che avrebbe visto nascere una nuova struttura polivalente a costo zero per il comune: attualmente, invece, senza alcuna copertura finanziaria, viene prevista la costruzione di un nuovo Campo Boario per la modica cifra di 4,5 milioni di euro.
Chiediamo al vicesindaco Pizzi e all’amministrazione comunale di mettere fine, se fossero confermate, a queste battaglie personali, che stanno penalizzando l’interesse pubblico e compromettendo la fiducia dei cittadini. Serve un cambio di passo immediato, che non può passare da interrogazioni concordate tra compagni dello stesso partito: la politica deve tornare a essere uno strumento di servizio alla collettività, non un teatro di scontri inutili e dannosi.
Dario Romano, Capogruppo comunale Partito Democratico
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