In risposta alle recenti esternazioni piccate, personali e nervose dell’Assessore Pizzi (Fratelli d’Italia), ci troviamo costretti a chiarire ancora una volta i fatti, smascherando le inesattezze e sottolineando l’ironia di una narrazione che sembra presa da un film di fantascienza.
Mettiamo ordine.
Campo Boario: il progetto di finanza c’era, ma l’Amministrazione ha preferito i pretesti
Ricordiamo all’Assessore che si era lavorato per un progetto di finanza con Conad che includeva tutte le richieste avanzate dalle società sportive. Progetto che avrebbe garantito un palazzetto finalmente adeguato alle esigenze cittadine, oltre che uno stadio completamente rimesso a nuovo.
La verità è che l’Amministrazione ha trovato comodo scaricare la responsabilità sulla Soprintendenza, senza che in realtà ci sia mai stato un ostacolo reale.
Sulla vulnerabilità sismica della struttura e possibile capienza: la relazione che Pizzi non ha mai letto
Dalla relazione di vulnerabilità sismica del dicembre 2023 emerge chiaramente che la situazione è ben diversa da quella propagandata dall’Assessore. Eppure, invece di approfondire i dati tecnici, Pizzi preferisce affidarsi a slogan e supposizioni.
Un metodo curioso per chi pretende di amministrare con serietà un comune.
“Manovre preparatorie per le prossime elezioni”: la gravità delle parole di un Assessore
È stupefacente leggere come l’Assessore Pizzi, piuttosto che affrontare i problemi, si avventuri in illazioni personali senza il supporto di alcun dato, ammettendo persino di basarsi su “voci di corridoio” per attaccare il direttore tecnico della società di pallavolo, che tra l’altro è membro della sua stessa maggioranza politica. Forse non si rende conto della gravità di quanto ha dichiarato, ma in un Paese serio simili affermazioni porterebbero a ben altre conseguenze, le dimissioni o la revoca delle deleghe in primis da parte del Sindaco. La prova, questa sì, della sua battaglia personale che è tutta interna alla litigiosa maggioranza di governo cittadino, a discapito di migliaia tra utenti della piscina delle Saline e atlete/i che utilizzano la palestra.
La piscina delle Saline è l’emblema, invece, di un’amministrazione che preferisce non decidere
La convenzione prevede chiaramente la possibilità di ridiscutere tariffe e condizioni del project financing, per adattarle alle reali esigenze degli utenti e alle dinamiche economiche attuali. Eppure, da parte del Comune, non si è mai mosso nulla. Peggio ancora, nonostante i numerosi solleciti e le criticità evidenziate dallo stesso gestore, non c’è stato alcun serio tentativo di rinegoziare il contratto o di affrontare i disagi di famiglie e associazioni sportive che vivono la struttura. Un immobilismo che pesa su tutta la comunità e che, con il silenzio dell’amministrazione, rischia di peggiorare ulteriormente una situazione già complessa.
“1985”, il nuovo alibi per chi governa da oltre 1500 giorni
L’aspetto più surreale è il continuo rimpallo di responsabilità: dopo più di 1500 giorni di governo cittadino, si tirano fuori presunte colpe che risalirebbero addirittura al 1985. Senza menzionare che dal 2021 il vicesindaco Pizzi e l’amministrazione godono dell’assenza del patto di stabilità e decine di milioni di euro del PNRR, fatto mai avvenuto nel nostro Paese. Forse il prossimo passo sarà dare la colpa alle generazioni future?
In conclusione, l’invito che rivolgiamo all’Assessore Pizzi e all’amministrazione comunale è semplice: smettano di guardare al passato con il telescopio delle scuse e comincino a occuparsi del presente, che sono totalmente nelle loro mani da più di 4 anni. I cittadini di Senigallia meritano risposte concrete sui nostri impianti, non il continuo rimpallo di responsabilità condito da teorie fantasiose. Restiamo a disposizione per ogni confronto pubblico, purché basato sui fatti. E magari, prima di scrivere il prossimo comunicato, un’occhiata ai documenti tecnici potrebbe fare la differenza.
Dario Romano, Capogruppo comunale Partito Democratico
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