Quella che ci apprestiamo a raccontare è una storia semiseria, ma purtroppo vera scritta a quattro mani, iniziata nel mese di febbraio quando sono stati effettuati i lavori per la posa in opera di un Attraversamento Pedonale Luminoso (APL) in prossimità dell’incrocio tra lo Stradone Misa e il Ponte Portone, celebrati dall’amministrazione di Senigallia con comunicati stampa autoreferenzianti. Purtroppo però quando si lavora senza visione, solo “di pancia”, si può dar luogo a pericolosi cortocircuiti.
Infatti dopo pochi giorni, sono giunte alla stampa locale delle segnalazioni che denunciavano i disagi creati dal palo con cartello indicante l’APL per i pedoni e per le carrozzine bloccate al passaggio.
Uno spreco di risorse pubbliche
E allora, come novella Penelope che di notte tesseva e di giorno disfaceva la tela, il nostro eroe, nella figura dell’assessore agli asfalti Regine, ha pensato di allargare il marciapiede, con un ulteriore aggravio di spesa sulle casse pubbliche.
E tutto con titoli di giornale autocelebrativi che recitano “Al lavoro per abbattere le barriere architettoniche”. Ma chi ha costruito queste barriere architettoniche?
Tutto ciò non giova né alle persone diversamente abili né all’intera comunità, vista la spesa complessiva di cui non conosciamo l’ammontare.
Pianificazione assente e promesse non mantenute
Ricordiamo che a novembre 2024 doveva essere concluso il Piano delle Barriere Architettoniche, di cui ancora non si hanno notizie.
Una domanda viene spontanea: come vengono attuati questi interventi, con dei progetti che dovrebbero mettere al sicuro i cittadini, con particolare riguardo alle persone più fragili, a chi ha difficoltà deambulatorie e a chi è costretto a spostarsi in carrozzina, o così, tanto per fare, per scopi pre elettorali?
Non osiamo pensare cosa ci aspetterà il prossimo anno, in piena campagna elettorale, se queste sono le premesse.
Margherita Angeletti, Vicepresidente del Consiglio Comunale Partito Democratico
Ezio Micciarelli, Partito Democratico
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