No, fino a quando ci sarà il sindaco Olivetti. L’indifferenza dell’amministrazione comunale di fronte a un’emergenza abitativa che sta assumendo proporzioni sempre più gravi è imbarazzante e preoccupante. Eppure, Olivetti non è solo il sindaco: dopo le dimissioni dell’assessora al bilancio ha assunto anche la delega alle finanze. Quindi, immaginiamo (o almeno speriamo) che abbia tra le mani tutti i numeri, i dati, i report sulla situazione abitativa della nostra città. Non quelli di dieci anni fa ma quelli di oggi.
Perché nessuna proposta seria per affrontare una crisi che tanti cittadini vivono quotidianamente, tra affitti alle stelle, mancanza di alloggi a prezzi accessibili e compravendite sempre più fuori portata?
Dal 2023 al 2025, boom di seconde case
In questi ultimi 4 anni, abbiamo cercato di affrontare questo tema con la serietà che merita. Attraverso i nostri gruppi di lavoro, trasversali e operativi, abbiamo approfondito il problema, acquisendo dati direttamente dagli uffici comunali – quello che avrebbe dovuto fare il sindaco Olivetti già da tempo – per avere un quadro preciso sulla situazione e per avviare successivamente un serio piano di proposte per il prossimo programma elettorale.
Abbiamo richiesto agli uffici competenti – Tributi e Unione dei Comuni le Terre della Marca Senone – i dati sugli immobili residenziali riferiti al biennio 2023-2025 e il numero di appartamenti destinati agli affitti brevi alla data del 2025. E il dato che emerge è allarmante, come riporta lo schema che condividiamo.
Categoria | 2023 | 2025 | Variazione |
---|---|---|---|
Totale immobili residenziali (cat. A1-A9) | 27.654 | 29.089 | +1.435 |
Immobili prima casa (da gestione IMU) | 14.332 | 14.604 | +272 |
Immobili seconde e terze case (da gestione IMU) | 13.322 | 14.485 | +1.163 |
% seconde e terze case sul totale | 48,17% | 49,80% | +1,63% |
Immobili affittati a canone concordato | 3.625 | 2.816 | -809 |
Appartamenti turistici | 952 | n.d. |
Fonti: Comune di Senigallia – Area Funzionale 12 Finanze/Tributi/Economato Ufficio Tributi (novembre 2023 e giugno 2025) e Ufficio Unione dei Comuni le Terre della Marca Senone (febbraio 2025)
Si evidenzia un “mondo di sotto” fatto di instabilità abitativa e precarietà, e un “mondo di sopra” costituito da seconde e terze case che, in termini percentuali, sono quasi al pari delle prime case. A Senigallia abbiamo la quasi parità tra prime e seconde case. Dal 2023 al 2025 sono aumentate le seconde e terze di un numero spropositato: +1.163. Abbiamo chiesto all’ufficio Tributi una verifica puntuale su questo dato ma non ci è stata ancora data risposta.
Le nostre proposte di contrasto? Tutte bocciate dalla giunta Olivetti
Questo scenario solleva una serie di riflessioni che richiedono un approfondimento serio e congiunto tra tutte le forze politiche. Dal canto nostro abbiamo proposto uno sgravio per tre anni, ai fini IMU, per i proprietari che convertono locazioni di breve periodo in contratti a canoni agevolati di lungo periodo: la proposta è stata bocciata.
Abbiamo fatto votare congiuntamente alla coalizione l’urgenza di richiamare al tavolo le associazioni sindacali degli inquilini e proprietari per adeguare l’accordo territoriale sui contratti agevolati, sottoscritto con l’allora amministrazione nel lontano 2004 e che da alcuni anni richiede un nuovo adeguamento, come prevede la legge: la mozione è stata votata anche dalla maggioranza all’unanimità ma ci è sembrato più un contentino concesso che una vera necessità di colmare un vuoto.
Dai dati emerge una consistente riduzione degli affitti a canone agevolato di lungo periodo e abbastanza evidente una non trascurabile incidenza di immobili che sfuggono al mercato della regolarità: eppure esistono procedure di controllo che possono essere attivate ma soprattutto garantire i tanti proprietari che rispettano le regole, a dimostrazione del fatto che l’ente pubblico è dalla loro parte.
Tutto questo accade sotto gli occhi del sindaco Olivetti e della sua giunta fantasma: un’amministrazione che in quasi cinque anni di mandato non ha mai affrontato il problema con politiche adeguate. L’incapacità di intervenire con decisione, con gli strumenti e norme di competenza di un’amministrazione seria, sta generando un vuoto istituzionale che pesa su ogni singolo cittadino, su ogni famiglia, su ogni giovane e anziano che lotta per avere un tetto sopra la testa.
La verità è che a Senigallia la casa è diventata un privilegio per pochi. Il resto della popolazione – giovani, lavoratori, famiglie – si arrangia come può o è costretta ad andarsene. E nel frattempo, l’amministrazione finge di non vedere.
È di pochi giorni fa l’articolo pubblicato da Spazio Autogestito Arvultùra, che mette in evidenza il totale disinteresse dell’amministrazione comunale per la gestione dell’edilizia popolare nell’assegnazione di appartamenti a chi ne ha bisogno. Questo, purtroppo, non è un caso isolato. Se poi come si legge aggiungiamo l’inerzia e l’immobilismo dell’Erap nell’attuazione dei lavori di manutenzione degli alloggi, il risultato è una crescita esponenziale del disagio abitativo e un aumento delle sacche di marginalità che travolgono i più vulnerabili.
Esistono comuni virtuosi, come Pisa, prima in Italia per lo stato di avanzamento dei lavori di edilizia residenziale popolare finanziati con fondi Pinqua, il sindaco dice:
“I Comuni possono fare molto tra risorse proprie, regionali, statali, fondi PNRR e Pinqua.”
o Ferrara, amministrata da un sindaco di centro-destra, che tra risorse economiche proprie del bilancio comunale e somme provenienti dal riscatto delle aree Peep che sono state sistematicamente investite per recuperare e valorizzare il patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica.
Ci chiediamo allora: che ruolo vuole davvero giocare il sindaco Olivetti se non conosce o peggio ancora ignora volutamente, il costo sociale di questa emergenza? Non certo quello di garante del bene comune quanto piuttosto quello di osservatore distratto, che ammicca alle imprese costruttrici di appartamenti di seconde e terze case.



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