Il nuovo piano dell’Autorità di Bacino, che inserisce mezza città in zona R4 bloccando ogni sviluppo, rappresenta un colpo durissimo per Senigallia. Misure, tecnicamente legittime, che sono state adottate senza alcun confronto con l’amministrazione comunale e senza che, a detta sua, il sindaco Olivetti ne fosse a conoscenza. Al netto dell’autonomia dei singoli enti, siamo di fronte a una situazione molto complicata, che rischia di condannare Senigallia a un futuro davvero difficile da interpretare.
La sicurezza idraulica promessa non trova riscontro nella realtà
Il sindaco afferma di voler “chiedere chiarimenti”, ma la vera domanda è un’altra: come è possibile che il primo cittadino fosse del tutto ignaro di un provvedimento di tale portata? Le roboanti dichiarazioni di Acquaroli e Olivetti, che definivano Senigallia più sicura dopo le decine di milioni di interventi in somma urgenza effettuati, non hanno trovato alcun riscontro nella nuova perimetrazione tecnica fornita dall’Autorità di Bacino.
Per un futuro che concili sicurezza e sviluppo economico
Come consiglieri comunali di opposizione, chiederemo la convocazione urgente di una commissione consiliare ad hoc. Non per chiedere spiegazioni all’Autorità, ma per pretendere risposte dal Comune e dal Sindaco stesso: quale sarà la posizione ufficiale dell’Amministrazione nei confronti di un provvedimento così impattante? L’obiettivo dev’essere chiaro: coniugare la sicurezza idrogeologica, che resta una priorità, con la tutela dello sviluppo economico, sociale e urbanistico della città. Bisogna accelerare sugli interventi strutturali, a partire dalle vasche di espansione, non fermare lo sviluppo di un’intera città.
Dario Romano, Capogruppo comunale Partito Democratico
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