Senza PNRR c'è il vuoto: ancora zero progetti per lo sport

Episodio 2: l’elenco del vuoto politico dell’assessore Pizzi

Dopo le ultime note vicende legate alle politiche sportive a Senigallia, l’assessore Pizzi, come nelle migliori piattaforme televisive, ha lanciato una nuova serie ad episodi: uno scarno palinsesto costituito da brevi comunicati didascalici, farciti di buoni propositi e delle solite belle parole relative alla gestione delle strutture sportive senigalliesi. Il primo episodio è stato onestamente deludente.

I progetti ereditati dal passato che Pizzi si attribuisce

L’episodio di oggi riguarda le palestre scolastiche, definite dall’assessore stesso “simboli di un’amministrazione che guarda lontano”, talmente lontano che non riesce ad andare oltre il proprio breve operato, ricordando alla città che diversi tra i progetti citati sono frutto di una visione strategica di chi li ha preceduti: ebbene sì, al passato vanno attribuiti anche dei meriti e non solo delle colpe.

A partire dalla palestra della Marchetti, parte di un progetto già finanziato dalla precedente amministrazione per la costruzione della nuova scuola Marchetti: un progetto ben più ampio della singola palestra per una scuola completamente liberata dal traffico e dalla sosta delle auto, raggiungibile esclusivamente attraverso percorsi ciclopedonali per garantire sostenibilità ambientale e sicurezza stradale. Una scuola che nasce tra l’altro nel cuore della Cittadella dello Sport che quindi avrà a disposizione impianti sportivi per lo svolgimento di attività didattiche, quando ancora in funzione (vedi piscina delle Saline). Un primo atto doveroso è quindi l’attribuzione della giusta paternità del progetto complessivo.

I finanziamenti europei che Fratelli d’Italia ha sempre osteggiato

La palestra della scuola Puccini, così come quella della scuola Belardi, sono ancora frutto di finanziamenti PNRR e conseguenti (vedi finanziamento CONI) che FdI, partito dell’assessore Pizzi, ha sempre osteggiato votando sempre contro quei fondi della UE.

Possiamo sostenere che forse qualche merito di questa pioggia di finanziamenti va attribuita ai partiti che invece hanno votato a favore.
O preferiva l’assessore fare i conti con le ristrettezze economiche ed il patto di stabilità che, come una scure, hanno imposto tagli per milioni di euro dal 2011 fino, praticamente, alla fine del decennio trascorso?

Secondo atto doveroso: fare i conti con la realtà ed ammettere che senza quei finanziamenti da loro non votati, questi progetti non sarebbero stati realizzati.

Ci dispiace dirlo, ma anche questo secondo episodio della serie risulta poco edificante e costruttivo per l’operato dell’assessore Pizzi a Senigallia sul tema politiche sportive.

Forse il terzo episodio sarà dedicato all’affossamento del project financing dello Stadio, al tanto annunciato project financing del Ponte Rosso, dopo quasi 5 anni ancora immobile, all’ultimo project financing per la nuova piscina, annunciato solo a parole ma al momento inesistente, o all’aumento esponenziale delle tariffe degli impianti sportivi.

Attendiamo fiduciosi altri episodi.


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