Con profonda tristezza, rendiamo omaggio alla memoria di Papa Francesco, una figura di straordinaria umanità e coraggio, che ha lasciato un’impronta indelebile non solo nella Chiesa Cattolica, ma nel mondo intero.
Il difensore della pace e degli oppressi
Perdiamo la voce più autorevole, ma inascoltata dai grandi della Terra, che si sia elevata per la Pace, contro tutte le guerre e le loro vittime, specialmente quando si trattava di bambini. Ha condannato ogni guerra, da quella in Ucraina a quelle in Medio Oriente, ricordando che “la guerra è sempre un fallimento dell’umanità“. Ha dato voce ai perseguitati: Ha difeso cristiani e minoranze oppresse, dall’Iraq alla Nigeria, chiedendo ai potenti della Terra: “Dov’è il tuo fratello che sanguina?“
Una Chiesa più inclusiva e vicina agli ultimi
Uomo di dialogo e di apertura, ha lavorato instancabilmente per rendere la Chiesa più inclusiva, misericordiosa e vicina alle sofferenze degli ultimi. Con il suo stile semplice e diretto, ha rotto barriere, avvicinando credenti e non credenti, promuovendo valori universali come la giustizia sociale, la cura del creato e la fratellanza tra i popoli.
Ha voluto una Chiesa per i poveri e gli esclusi; ha messo al centro i marginalizzati, denunciando l’”economia che uccide” e chiedendo una società più equa. Ha istituito la Giornata Mondiale dei Poveri, trasformando la carità in impegno strutturale.
Ha promosso riforme istituzionali e trasparenza; ha approvato nuove leggi finanziarie per la trasparenza del Vaticano, contrastando corruzione e opacità. Ha promosso una maggiore partecipazione dei laici, soprattutto delle donne, in ruoli decisionali.
L’impegno per l’ambiente e il dialogo interreligioso Ha sostenuto l’ecologia integrale e la difesa del creato; con Fratelli tutti e Laudato Si’, ha unito ecologia e giustizia sociale, influenzando il dibattito globale sul clima. Ha spinto la Chiesa a disinvestire dai combustibili fossili, anticipando molti governi.
Ha favorito il Dialogo interreligioso e la pace; storico abbraccio con il Grand Imam di Al-Azhar per la fratellanza umana. Mediazione in conflitti dimenticati, dalla Siria allo Yemen, sempre dalla parte delle vittime. Apertura senza precedenti verso la comunità LGBTQ+, con parole di accoglienza (“Chi sono io per giudicare?“).
Ha sostenuto la lotta agli abusi e la purificazione della Chiesa; ha istituito norme più severe contro gli abusi sessuali, obbligando i vescovi a renderne conto. Ha incontrato le vittime, chiedendo perdono per i crimini della Chiesa.
Oggi, mentre lo ricordiamo, ci rimane l’esempio di un uomo che ha creduto fino in fondo nella forza della misericordia e del dialogo. Ci lascia in un mondo ancora segnato da ingiustizie e divisioni, ma anche con la consapevolezza che un altro modo di vivere e relazionarsi è possibile.
Francesco ci ha insegnato che il cambiamento inizia dai piccoli gesti quotidiani, dalla capacità di ascoltare, dall’impegno concreto. E questo, forse, è il dono più grande che ci lascia: la speranza che ognuno di noi possa fare la differenza, con umiltà e coraggio.
Leggi anche il nostro Documento per la Pace
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