La campata del ponte sul lato Strada della Cannella è ancora completamente staccata, creando una voragine

Ponte Vallone al Consorzio di Bonifica: il Sindaco chieda tempi certi

È del 13 settembre 2023 la notizia che, con delibera del Consiglio dei Ministri, è stato prorogato per 12 mesi lo stato di emergenza in conseguenza degli eventi alluvionali di cui domani ricorre il primo anniversario. Un atto naturale e dovuto, anche se riteniamo non sia questa la soluzione strutturale, viste le numerose criticità che continuano ad interessare tutta la vallata del Misa e del Nevola.

Olivetti ha negato tutte le opzioni che abbiamo proposto

Vogliamo soffermarci – introduce Margiotta, segretario del circolo PD Senigallia 3 – sul passaggio in cui, nel comunicato del comune di Senigallia, si scrive che il Vicecommissario Babini, ad un anno dall’alluvione, ha individuato nel Consorzio di Bonifica il soggetto che dovrà effettuare il ripristino del Ponte della Chiusa, che collega le frazioni di Vallone e Cannella. Periodicamente ricevo segnalazioni di cittadini delle due frazioni che lamentano il totale stato di abbandono a loro riservato, che ha comportato la chiusura di attività economiche locali che avevano come bacino di utenza proprio i residenti della zona.

In questo anno – continua il capogruppo comunale PD Dario Romano – il sindaco Olivetti ha più volte declinato qualsiasi responsabilità ribadendo come quel tratto fosse di competenza Anas, che avrebbe dovuto farsi carico dei lavori di ripristino. Dall’iniziativa pubblica dello scorso gennaio fino alla II commissione dello scorso 19 luglio, il Sindaco Olivetti, interrogato sul tema, non ha mai dato risposte concrete né a noi consiglieri né tanto meno ai cittadini. Abbiamo persino proposto di sostituirci agli enti preposti, chiedendo poi il rimborso dei lavori effettuati, ma anche lì Olivetti ha negato questa possibilità.

Quanto devono ancora aspettare i cittadini?

Intanto – concludono – continuano i disagi per i cittadini, in particolare per anziani e persone fragili. Se si è dovuto attendere un anno soltanto per individuare chi dovesse svolgere i lavori, quanto dobbiamo ancora aspettare per vedere il ponte della Chiusa di nuovo fruibile? Registriamo, infatti, che al Consorzio di Bonifica è stata affidata la ricostruzione anche degli altri ponti dell’entroterra, quindi probabilmente i tempi non saranno brevi. Auspichiamo che il Sindaco si faccia davvero carico di questa esigenza, individuando dei tempi certi, ribadendo al soggetto attuatore l’urgenza di restituire al più presto alla cittadinanza un’infrastruttura fondamentale.

Giovanni Margiotta, Segretario Circolo Pd Senigallia 3
Dario Romano, Capogruppo comunale Partito Democratico


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Commenti

Una risposta a “Ponte Vallone al Consorzio di Bonifica: il Sindaco chieda tempi certi”

  1. Avatar Luigi Mencucci
    Luigi Mencucci

    Essenziale è individuare l’ente competente in ogni lavoro, spece anche in questo indicato nell’articolo, ma Importamte è sapere le competenze di chi opera le penali se nonsiroettano i tempi, la data di inizio e di fine dei lavori che non vanno mai indicate, perché forse il rimpallo non di responsabilità nella burocrazia imperante soprattutto in Italia è il gioco delle parti che vige da sempre in ogni tipo di governo che abbiamo avuto, abbiamo ora e avremo!!!!!!

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